Bologna in Corda collabora frequentemente con le imprese edili per i montaggi dei parapetti provvisori, che consentono agli operai di ripassare il coperto sostituendo la vecchia guaina catramata, riposizionando e sostituendo le tegole rotte o eseguendo le varie tipologie di lavoro richieste dal rinnovamento del tetto di un edificio.
Dopo aver predisposto molteplici ancoraggi su vari punti di uno o più lati del tetto, si procede alla calata oltre la grondaia, opportunamente protetta per non danneggiare né la stessa né le corde che si trovano in tensione al sopra di essa, appena al di sotto dello sporto e si rimane fermi in sospensione in quel punto. Si procede, quindi, a posizionare una dima con i fori coincidenti con quelli del parapetto e si prosegue con la foratura del muro per mezzo di un trapano tassellatore elettropneumatico a batteria. Successivamente si attua la pulizia dei fori tramite il potente soffio del compressore, issato sul tetto con il verricello che usano i muratori per portare al piano il materiale necessario; questa operazione è molto importante per far aderire ed ancorare saldamente la resina chimica all’interno dei fori stessi.
Si continua con l’inserimento della resina chimica con l’apposita pistola fino a metà foro circa, quindi si inseriscono le barre filettate di 12 mm di diametro fino a farle spuntare di un paio di centimetri dal muro e si appone la medesima dima per tenerle in posizione fino a quando la resina non si indurisce secondo i tempi indicati dalla tabella posta sull’etichetta del flacone della resina stessa.
Questa tempistica dipende dalla temperatura di esercizio e varia molto, dall’inverno all’estate, anche di due ore di attesa. Prima di procedere al montaggio del parapetto ed al serraggio dei dadi, dovendo aspettare i suddetti tempi, si ripete la precedente operazione con un secondo foro, un terzo foro e quanti se ne riescono a fare con le corde posizionate in quella parte di tetto, poiché spostarle per riposizionarle richiederebbe più tempo, quindi conviene terminare e procedere al montaggio dei parapetti sulle barre filettate che sono già saldamente ancorate al muro secondo la tabella menzionata. Questa manovra si esegue con l’ausilio di una chiave dinamometrica per utilizzare la giusta coppia di serraggio indicata dalla tabella della ditta costruttrice della resina chimica.
Dopo aver ripetuto tutte queste operazioni ci si trova ad avere una fila di parapetti che escono di oltre un metro dal piano del coperto, e debbono essere collegati tra loro tramite quattro file di assi di legno parallele che fanno da sponda per coloro che andranno ad eseguire i lavori sul coperto in totale sicurezza.